martedì 20 aprile 2010

COMITATO ACQUA PUBBLICA MOLISE: AL VIA LA CAMPAGNA REFERENDARIA

di Nicola Guidone

Terminata la prima fase aggregativo-organizzativa,
il “Comitato acqua pubblica Molise” scende in questi giorni direttamente in campo, dando inizio alla vera e propria battaglia contro la privatizzazione delle risorse idriche e a difesa dei beni comuni, attraverso la campagna di raccolta firme a sostegno dei tre quesiti referendari presentati dal “Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua pubblica”.

Giovedì 15 aprile, presso l’Incubatore Sociale, si è svolta a Campobasso una importantissima riunione operativa indetta dal coordinamento regionale a difesa dell’acqua pubblica, alla quale hanno partecipato tutte le associazioni e i cittadini che hanno aderito al Comitato. Dopo una breve presentazione e un rapido resoconto delle attività svolte - nel corso dei quali sì è volutamente ribadito il carattere apolitico e la ragion d’essere del soggetto sociale in questione - i rappresentanti molisani operanti in seno al Forum nazionale sono subito passati ad illustrare i termini e le procedure che dovranno essere seguiti riguardo alla prossima raccolta-firme. I moduli riportanti il testo dei quesiti referendari saranno fatti vidimare presso la Corte d’appello di Campobasso giovedì 22 aprile, per cui già dal giorno successivo sarà possibile attivarsi concretamente richiedendo nelle strade e nelle piazze della regione il supporto e, soprattutto, le sottoscrizioni di tutti i cittadini favorevoli alla conservazione del regime pubblico del bene comune-Acqua. I comuni nei quali avrà inizio la raccolta sono Campobasso, Isernia e Termoli (in quanto comuni principali e sedi provinciali del coordinamento regionale), sperando, però, di poter a breve predisporre i vari banchetti anche in altri centri della regione. A tal proposito il tutto è subordinato a quello che sarà il grado di partecipazione delle varie comunità e, naturalmente, al numero delle persone che collaboreranno fattivamente.

A livello nazionale, nel predisporre una prima calendarizzazione della raccolta in questione, è stato richiesto al Comitato molisano di raggiungere l’obiettivo minimo di 4000 firme totali, incentrando il grosso delle iniziative nei giorni 24 e 25 aprile ( almeno 400 firme) e primo maggio ( almeno ulteriori 400 firme). Al di là di queste prime precisazioni tecniche, a breve il “Comitato acqua pubblica Molise” comunicherà ai cittadini e alle istituzioni i giorni e i luoghi in cui verranno predisposti dai vari componenti i banchetti di raccolta, in maniera tale da agevolare quanto più possibile gli interessati e da rendere proficua l’iniziativa in atto. Sempre giovedì 22 aprile, inoltre, presso l’Incubatore Sociale di via monsignor Bologna, la campagna referendaria avrà formalmente inizio tramite lo svolgimento di una conferenza stampa di presentazione, riservata non solo agli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto alla cittadinanza. Nel corso della stessa i rappresentanti regionali del Comitato evidenzieranno le linee guida e le finalità della campagna intrapresa e ribadiranno, sottolineandone i termini salienti, il valore campale della campagna a difesa dell’acqua quale supremo bene comune.

La sede operativa del Comitato è stata predisposta presso i locali dell’associazione “Ultrantirazzista onlus”, situati a Campobasso in via Benevento 12 (alle spalle del mercato coperto). Chiunque sia interessato, voglia informazioni, intenda ritirare gli appositi moduli o abbia intenzione di dare un qualunque tipo di contributo è vivamente invitato ad intervenire (i giorni e gli orari di apertura saranno a breve comunicati). Ogni mercoledì sera alle ore 19 e 30 si svolge in loco la consueta riunione settimanale, dedicata al coordinamento delle varie attività, alla raccolta di nuove iniziative e proposte e, in generale, destinata ad aggregare tutti coloro che intendano partecipare alle varie attività di volta in volta predisposte a difesa dell’ acqua pubblica.

Ribadendo il carattere apartitico e trasversale del “Comitato acqua pubblica Molise”, risulta utile e necessaria anche la collaborazione di consiglieri comunali, provinciali e regionali. In termini di legge la loro presenza è indispensabile nei vari punti di raccolta firme ai fini dell’autenticazione delle sottoscrizioni. In termini civici e morali la loro partecipazione, in quanto rappresentanti delle comunità locali, dovrebbe essere dovuta, al di là delle varie posizioni politiche e delle varie visioni della società, se non altro perché si sta disputando del destino di quello che è difficile non definire come il supremo bene comune. In ogni caso, chiariamolo da subito, non si ha bisogno di esponenti politici che vengano a “mettere il cappello” su un’iniziativa sicuramente di grande impatto mediatico e popolare. Si ha necessità, invece, di persone che, anche in virtù del proprio ruolo pubblico, rendano possibile estendere le iniziative a sostegno del regime pubblico delle risorse idriche a tutto il territorio regionale, sposando idealmente questa battaglia, senza secondi fini , con sincerità e onestà intellettuale. Staremo a vedere.

Per quanto riguarda l’autofinanziamento, si è deciso di dar luogo alla vendita, a prezzi popolari, di maglie e borracce con il logo del comitato recanti un messaggio di sostegno alla campagna in atto. Il materiale in questione, per singoli pezzi o in blocco, potrà essere ritirato da tutti coloro che intendano collaborare presso la sede operativa. È superfluo ricordare che l’intero ricavato sarà destinato solo ed esclusivamente alla copertura delle spese necessarie al sostegno delle attività condotte a livello locale e nazionale.

È possibile inoltre contattare i volontari del Comitato anche all’indirizzo mail comitatoacquapubblicamolise@gmail.com, al fine di ricevere quotidianamente aggiornamenti e informazioni sulle varie iniziative, per sapere come partecipare nel proprio comune, per comunicare la propria adesione o quella dell’associazione alla quale si appartiene e, in generale, per mantenersi in contatto con persone con le quali si condivide una comune lotta a sostegno dei beni comuni e del loro sfruttamento razionale.

Terminato il resoconto della riunione di giovedì scorso, non si può concludere se non rinnovando a tutti l’invito a partecipare e a sostenere le attività del Comitato, in primis recandosi presso i vari punti di raccolta e apponendo la propria firma a difesa dell’acqua pubblica.

La battaglia intrapresa, inutile negarlo, sarà lunga e difficoltosa. Innanzitutto perché, dal basso e con la sola forza delle proprie idee, si lotterà contro poteri forti, trasversali e transnazionali. Raggiunto poi il primo traguardo, rappresentato dal numero di firme necessario all’indizione del referendum, si dovrà convincere e spronare la cittadinanza ad andare a votare a favore dei tre quesiti abrogativi delle norme della legge Ronchi che consentono la privatizzazione delle risorse idriche. E qui verrà il bello! Alle “forze avverse” già indicate si aggiungeranno ulteriori ostacoli rappresentati dal generale disinteresse del popolo italiano per lo strumento referendario e da tutte quelle manovre che verranno condotte dal “fronte avverso” al fine di tenere i cittadini lontani dalle urne.

A tutto ciò, comunque, penseremo a tempo debito. Per ora è fondamentale la partecipazione a livello regionale e nazionale di tutti coloro che intendano difendere il bene pubblico-Acqua. Solo impegnandoci attivamente tutti - il sostegno e l’adesione morale in questo caso sono poca cosa - potremo far sì che l’acqua rimanga effettivamente “comune”, proteggendo questa suprema fonte di vita dai vari tentativi di mercificazione e sottrazione.

È un diritto di tutti poter liberamente accedere ai beni comuni. È un dovere di tutti intervenire quando questo accesso non è più libero e generalizzato.



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