giovedì 8 aprile 2010

Nasce a Campobasso il Comitato Acqua Pubblica Molise




Martedì 16 marzo 2010, presso la sede dell’associazione “Ultrantirazzista onlus”, si è svolta a Campobasso la conferenza stampa di presentazione del “Comitato acqua pubblica Molise”, allo scopo di far conoscere a cittadini e addetti ai lavori la ragion d’essere e le finalità del nascente soggetto sociale. Il comitato, a cui hanno già aderito diciassette associazioni, si propone di portare avanti a livello locale la fondamentale battaglia contro ogni tentativo di privatizzazione delle risorse idriche, coordinando le proprie attività e le proprie iniziative con quanto proposto a livello nazionale dal “Forum italiano dei Movimenti per l’acqua pubblica”. Questa nuova esperienza di aggregazione cittadina, assolutamente apartitica e apolitica, ha trovato formalizzazione grazie ad associazioni e singoli cittadini fermamente intenzionati ad opporsi al processo di privatizzazione dell’acqua reso possibile nel nostro ordinamento dalla recente legge Ronchi. Il provvedimento legislativo in questione, trincerandosi dietro la necessità di adeguare la normativa nazionale a quanto previsto in materia a livello europeo e nascondendosi dietro lo spauracchio dell’efficienza, ha introdotto nel nostro Paese la possibilità di dar luogo alla privatizzazione delle risorse idriche, con il conseguente assoggettamento sostanziale di questo supremo bene comune alle logiche liberiste e mercantili imperanti nella società attuale. Il “Comitato acqua pubblica Molise”, tramite il coinvolgimento delle varie forze sociali e attraverso il coordinamento delle varie esperienze culturali, politiche e religiose interessate al tema, intende farsi promotore e soggetto partecipe di tutte quelle iniziative che, da qui in futuro, si renderanno necessarie al fine di osteggiare il processo di privatizzazione previsto.

A detta dei promotori la legge Ronchi (legge di conversione del decreto-legge 135/2009), consentendo anche ai soggetti privati la gestione e lo sfruttamento delle risorse idriche, avrebbe il merito di introdurre anche in Italia meccanismi e procedure in grado di garantire ai cittadini efficienza e risparmio relativamente ad un bene pubblico di basilare importanza. Le diverse esperienze già effettuate a livello europeo, invece, hanno ampiamente dimostrato come il connubio privatizzazione-efficienza sia nulla più che un falso pretesto, utilizzato dai vari gruppi di potere al solo scopo di espropriare i cittadini e gli enti locali del bene comune- acqua al fine di destinarlo ai capitali finanziari, senza che ciò produca alcun beneficio in termini di razionalizzazione dei consumi, abbassamento delle tariffe e maggior possibilità di accesso al servizio. È emblematico, in tal senso, l’esempio della Francia. Nella patria delle multinazionali dell’acqua (Veolia, Ondeo, Saur) a partire dal 1985 si è dato luogo ad un ampio processo di privatizzazione, riscontrando con il passare del tempo, però, che una gestione di questo tipo non aveva affatto portato ai risultati di efficienza e sviluppo tanto auspicati - precedentemente presentati come verità inconfutabili - ma aveva invece condotto ad un sostanziale fallimento economico-sociale, generando aumento delle tariffe, innalzamento dei consumi, diminuzione degli investimenti , peggioramento della qualità dei servizi e accrescimento delle differenze tra i vari strati della popolazione. Da qui la scelta di tornare al passato, con conseguente ri-pubblicizzazione dell’acqua.

Sabato 20 marzo 2010 il “Comitato acqua pubblica Molise” ha partecipato a Roma alla manifestazione organizzata dal “Forum italiano dei Movimenti per l’acqua pubblica” contro la privatizzazione delle risorse idriche e a difesa dei beni comuni. E’ stata questa anche l’occasione per presentare a livello nazionale la campagna referendaria che avrà inizio ad aprile e che, attraverso la raccolta di seicentomila firme, mira alla presentazione di tre quesiti referendari abrogativi delle disposizioni della legge Ronchi che consentono la privatizzazione dell’acqua. Il comitato, fin da ora, è impegnato in tutta una serie di iniziative e di incontri tesi a sensibilizzare la popolazione locale sull’importanza della difesa dell’acqua quale bene pubblico e sul valore fondamentale della gestione e dello sfruttamento solidale della stessa. Le attività del coordinamento territoriale sono assolutamente aperte non solo a tutte le associazioni che intendano prendervi parte, ma anche a tutti quei cittadini che ritengano opportuno fornire il proprio contributo a difesa di questo supremo bene comune. Di fondamentale importanza , inoltre, risulta il coinvolgimento diretto e la partecipazione di sindaci, presidenti, consiglieri comunali, provinciali e regionali, vista la funzione cardine svolta dagli enti locali riguardo alla gestione dei servizi pubblici essenziali. A partire dalle prossime settimane, in particolare dal momento della formalizzazione dei quesiti referendari, i componenti del comitato si attiveranno concretamente anche attraverso l’organizzazione di incontri, banchetti informativi e iniziative di vario genere al fine di rendere edotta la popolazione del fallimento sociale ed economico a cui si va incontro attraverso la privatizzazione di quello che è stato giustamente definito “l’oro blu” e invitando la cittadinanza a partecipare e a intervenire a difesa dell’acqua quale bene pubblico, innanzitutto appoggiando la campagna referendaria in atto.

L’acqua è un bene comune e essa, in quanto tale, va equamente condivisa. L’acqua è un diritto inalienabile e, come tale, deve essere sottratta a qualsiasi tentativo di mercificazione. Da qui la necessità di difendere la proprietà e la gestione pubblica dell’acqua, attraverso il coinvolgimento a pieno titolo delle comunità locali, garantendone una tutela rigorosa e un accesso generalizzato al minor costo possibile. La battaglia che il comitato ha inteso intraprendere è innanzitutto una battaglia di civiltà, a difesa della vita, a sostegno di un accesso libero e universale ai beni comuni, a tutela di un elemento vitale la cui proprietà non può essere di nessuno. Se non di tutti.

Nicola Guidone


ELENCO ASSOCIAZIONI ADERENTI: Ultrantirazzista onlus, Bandalarga, ANPI, Azione 21, Decrescita Felice Campobasso, Cooperativa Morelia, Libera, Pax Christi, Solidarietà senza confini, Energia per i diritti, Il Bene Comune, Forum del Terzo Settore, Malatesta, Futuro Molise, Movimento Cristiano Sociali del Molise, Ass. Sociale e Culturale “Giuseppe Tedeschi” onlus, Ecologisti Democratici del Molise

CONTATTI: comitatoacquapubblicamolise@gmail.com www.acquabenecomune.org

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