giovedì 15 settembre 2011

D'Alema non parli a sproposito dei referendum ma si impegni per l'attuazione del risultato del 12 e 13 giugno


COMUNICATO STAMPA

D'Alema non parli a sproposito dei referendum ma si impegni per l'attuazione del risultato del 12 e 13 giugno

Leggiamo con stupore sul Corriere della Sera di oggi le frasi di Massimo D'Alema sui meriti della raccolta firme e del successo dei referendum 2011. Dice D'Alema riferendosi al referendum sul sistema elettorale  «Il referendum? Le firme le stiamo raccogliendo noi, nelle nostre feste, altri se ne prendono il merito e i promotori prendono i rimborsi, come è successo anche l’ultima volta».  Ricordiamo all'Onorevole D'Alema che, "l'ultima volta" il comitato promotore dei referendum per l'acqua, composto da una vastissima coalizione sociale, ha raccolto un milione e quattrocentomila firme e ha promosso la campagna referendaria, anche grazie a molti militanti del Pd ma non alla dirigenza del partito, sempre molto fredda sulle questioni di merito e non facente parte del comitato promotore. Per altro tra le firme (ribadiamo, un milione e quattrocentomila) non abbiamo trovato quella di D'Alema Massimo.
Invece di parlare a sproposito di meriti e rimborsi elettorali, invitiamo il Presidente D'Alema ad impegnarsi insieme al suo partito per l'attuazione del risultato referendario sottoscritto da 27 milioni di italiani nel rispetto della volontà popolare chiaramente espressa e dei principi stessi della democrazia.

Roma, 14 settembre 2011

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