giovedì 29 aprile 2010

sabato e domenica di nuovo in piazza per difendere l'acqua pubblica!


Sabato 1 e Domenica 2 Maggio prosegue la raccolta firme per i referendum per la ripubblicizzazione dell'acqua.

sabato
ORE 9.30 - 13.30 PIAZZA MUNICIPIO CAMPOBASSO
ORE 16.30 - 21.00 PIAZZA MUNICIPIO CAMPOBASSO

domenica
ORE 9.30 - 13.30 PIAZZA MUNICIPIO CAMPOBASSO;

INFORMIAMO tutti coloro i quali vogliano firmare di non fare CONFUSIONE e recarsi (per la questione dell'acqua) presso il banchetto del COMITATO ACQUA PUBBLICA MOLISE, ovvero quell che fa riferimento al FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA, un movimento apartitico promosso da cittadini e associazioni!

Infatti sarà presente anche il banchetto dell'IDV che ha intenzione di presentare, oltre ai due referendum su temi diversi, un proprio, unico, referendum sull'acqua che non risolverebbe la situazione.

Contrariamente ai quesiti del Forum, che hanno saputo aggregare un’ampia rappresentanza della società, il partito dell’IdV corre da solo.
In merito ai quesiti referendari presentati da Di Pietro, sull' art. 15 del d.l. n. 135, in caso di esito positivo rimarrebbero sostanzialmente in piedi i modelli già esistenti. Invece i quesiti formulati dal Forum dei movimenti per l'acqua hanno come obiettivo dichiarato, di scardinare questi modelli che, seppur con tonalità differenti, orbitano, nella dimensione privatistica. Si tratta pertanto di un quesito che non coglie lo spirito di fondo dei referendum presentati dal forum, riportandosi piuttosto alle norme e ai modelli che hanno avviato la privatizzazione nel nostro paese .
Non solo. In caso di esito positivo, l’impianto normativo che resterebbe in vigore andrebbe contro le leggi che i governi Prodi prima e Berlusconi poi hanno dovuto approvare anche a causa delle SpA e Srl a capitale interamente pubblico (in house) o misto, avevano violato e stanno violando il Trattato Europeo sui principi di libertà di insediamento stabilimento e concorrenza. Le sentenze della Corte di giustizia Europea, a partire dal 2005, si sono pronunciate contro le SpA e le Srl a capitale interamente pubblico o misto che in Italia stavano gestendo servizi pubblici locali con affidamenti senza gara pubblica.
Per i non addetti, queste SpA e Srl, facendo, per il codice civile Italiano, attività di impresa e commercio, stanno esercitando, concorrenza sleale.
In altre parole, i referendum IdV finiscono con il promuovere una vera e propria sfida anche al Trattato Europeo.

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